di Mara Maria Donchi

LA MIA PERSONALE STORIA CON I NAMBUKA

LA MIA PERSONALE STORIA CON I NAMBUKA

19 aprile 2018, nasce ufficialmente NAMBUKA ( accento sulla U, abbreviazione NBK) una fermentazione che riprende 3 antichissime tradizioni a noi ben note.

 

Nella foto una pagina del mio diario di bordo dei fermentati.

 

Tutto ebbe inizio 2 anni fa, dopo pochi mesi dal giorno in cui feci il mio primo ferVida. Ho sempre amato confrontare le diverse fermentazioni per capire, quanto più possibile, i diversi processi e perché ho sempre creduto, a ragione, che questo aiutasse a capirne i meccanismi intrinsechi di ognuna.  Capii intuitivamente  che tra kombucha  e Nam Mak (nome originale dei ferVida) c’erano molteplici affinità.  Le mie conoscenze e la mia esperienza in merito erano ancora poche e non mi rimase altro che provare.

 

 

 

Feci il mio primo NAMBUKA, che chiamai Miracle, mettendo a fermentare nella kombucha di qualche settimana  dell’iperico essiccato raccolto nei prati della Valtellina. Con mio grande stupore vidi che dopo poco tempo  si formò un leggero strato di gelatina. Fu così che comincio’ la sperimentazione e da allora i miei ferVida diventarono quelli che da ora si chiamarenno  NAMBUKA.

Ho sempre preferito non divulgare il metodo nel gruppo se non dando piccoli indizi, vedi detergente enzimatico, per il grande senso di responsabilità nei confronti di coloro che mi seguono. Lux Vigoni ideatore della Seeed, amico e fermentatore con esperienza notevole nel campo dell’alimentazione, dopo un anno mi confermò la validità e la grande efficacia del metodo.

Ringraziamenti all’amica biologa nutrizionista Barbara Chiarulli e Flavio Milton d’Ambrosio el kombucharo, grande conoscitore di te’ed infusi che ci aiuterà a capire, sviluppare e trarre il massimo da questa straordinaria fermentazione.

 

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