di Mara Maria Donchi

FOOD PHARMACY 5 ALLA SCOPERTA DEL BUON CIBO

FOOD PHARMACY 5 ALLA SCOPERTA DEL BUON CIBO

 

Dopo diversi mesi di silenzio, direi che sono pronta per annunciare la prima grande novità’: l’apertura del gruppo facebook “Food Pharmacy 5”.

Per comprendere meglio lo spirito del gruppo e poter, con consapevolezza, decidere di farne parte attivamente vi descrivo come e perché’ sono arrivata a questa decisione.

Per metà della mia vita ho sofferto di disturbi alimentari e ho superato, nel tempo, importanti problemi fisici, conseguenza di anni di denutrizione prima e malnutrizione poi. La mia vittoria sulla malattia e’ un esempio di come affidandosi e confidando nel potere curativo del cibo, considerato non solo per la sua valenza puramente fisica ma anche nel suo potenziale energetico, si possano realmente migliorare le proprie condizioni di salute.

Dopo l’esperienza positiva come amministratrice di Fermenti di Vita, Cibo Vitale ME, ho deciso, in Food Pharmacy 5, di condividere con voi la mia passione per il buon cibo. Accanto a me, ad amministrare il gruppo, ci sono le amiche Sara Giannini, biologa nutrizionista e scrittrice del libro “L’alimentazione in tutte le patologie (nutrizione eubiotica) ed Angela Mereu che ha fatto della malattia autoimmune di cui soffre, uno strumento di profonda crescita personale.

Cosa ci accomuna? L’amore per il cibo e la salute.

Cosa non ricerchiamo? L’appartenenza ad un movimento.

Cosa per noi e’ importante?

✔️Dare spazio all’ individualità’

✔️Dare da mangiare al Microbiota, attraverso una dieta varia e variabile per aumentarne la biodiversità

✔️Sfruttare il potenziale dei cibi fermentati, adattando la tecnica al proprio stato di salute

✔️Ripulire l’organismo attraverso lavaggi epatici, intestinali e cure fitoterapiche

✔️Stabilire quali siano cibi spazzatura da evitare sempre

✔️Fare attenzione a: cottura dei cibi lavorazione dell’alimento prima di mangiarlo scelta della materia prima abbinamento dei cibi nel piatto.

Particolare interesse è rivolto a:

✔️Cottura con Bimby, Instant Pot e Crock pot, nichel free in vaso, slow cocker

✔️Integrazione di base

✔️Gluten free: impastiamo con farine e senza farine (es.platano)

✔️Realizzare prodotti da forno con farine di grani antichi, sfruttando metodi naturali di lievitazione e cuocendo a bassa temperatura o in slow cooker.

 

Le mie 33 regole d’oro

1.Si a scelte alimentari compiute a livello individuale, tenendo in considerazione l’attivita’ fisica , i fattori ereditari, il quadro generale di salute fisica e psichica dell’individuo e l’evoluzione, nel tempo, delle diverse variabili.

2.Si ad una dieta varia e diversificata e non statica, con un’alta percentuale di alimenti di origine vegetale allo scopo di mantenere alta la biodiversita’ del Microbiota.

3. Scegliere le materie prime migliori, facendo del proprio meglio per quanto sia possibile. Dire che il biologico non esiste e’ una frase “comoda”, perché e’ sempre comunque possibile scegliere il meglio che si puo’. La mia salute e’notevolmente migliorata dal giorno in cui ho cominciato a preferire il biologico. Il massimo che si puo’trovare in commercio e’ il prodotto proveniente da agricoltura biodinamica. E’ bene ricordare che i pesticidi, che ammazzano i microrganismi che si trovano sugli alimenti e nel suolo, continuano a fare il loro lavoro all’interno del nostro corpo e quindi hanno una evidente azione antibiotica sul nostro microbiota.

4.Si a verdure non amidacee per il loro alto contenuto di fibre, inserendo ad ogni pasto una porzione di verdura cruda. Mangiare abitualmente una buona quantita’ di cibi crudi e’ fondamentale e garantisce, in assenza di patologie, l’assunzione di una buona parte del fabbisogno quotidiano di nutrienti, come vitamine e minerali.

Il contenuto di fibre delle verdure, oltre a favorire il transito intestinale tenendo pulite le pareti dell’intestino, aiuterà ad abbassare l’indice glicemico degli alimenti.

5.Si ad un’alta percentuale di grassi buoni : frutta secca, avocado, pesce, carne grass fed, uova di galline felici, semi, olii vegetali ( olio d’oliva, olio di semi di lino, olio di sesamo, olio di cumino…). Non tutti i grassi sono buoni!

6.Si ad alimenti ricchi di amido resistente, fibra preferita dai batteri buoni. Questo agisce come fibra solubile fermentabile dai batteri buoni del colon, con conseguente formazione di acidi per noi benefici ( acidi grassi a corta catena, tra i quali il butirrato) che hanno un effetto positivo sulla qualita’ e quantita’ dei microrganismi nostri alleati. Le mia fonte preferita di amido resistente e’ la banana verde o platano. In questo volume sono presenti diverse ricette con il platano.

7.Si a fonti alternative di carboidrati come le castagne, la batata, il platano e la manioca. Da limitare i cereali che, se non sottoposti alle corrette procedure di germinazione, fermentazione e/o cottura, hanno un alto contenuto di antinutrienti e, per la maggior parte, sono raffinati quindi privi di vitalita’e poveri di nutrienti.

8.Si ai cibi fermentati autoprodotti.

9.No a zucchero e derivati.

Lo zucchero e derivati sono i nemici pubblici numero1: portano ad un innalzamento repentino della glicemia(vedi appendice), ad un indebolimento della flora batterica buona e alla formazione di stati infiammatori cronici, con conseguenze importanti sull’epitelio intestinale che diventera’, con il passare del tempo, impermeabile ed infiammato. Notevoli sono le coseguenze negative che l’assunzione di zucchero o carboidrati raffinati, possono avere, a lungo andare, sul sistema nervoso, con possibile sviluppo di malattie neurodegenerative.

Decidere di abolire qualsiasi dolcificante, seppur naturale, permettera’ all’individuo una piu’ rapida disintossicazione dal sapore dolce, cominciando ad apprezzare i veri aromi dei cibi, esattamente come natura li ha fatti.

Nelle mie ricette utilizzo di rado lo zucchero di cocco o in alternativa il miele non pastorizzato, prodotto da apicoltore di fiducia, molto spesso la pasta di dattero ( procedimento a pagina.. )o la crema alle mele e cannella ( procedimento a pagina…).

10.No agli abbinamenti di più cibi in un unico pasto: cereali con legumi o legumi/cereali con carne o pesce o uova.

11.No ai cibi pronti e confezionati, ricchi di additivi e conservanti.

12.No a grassi transgenici ( girasole, soia, mais…).

13.No a cibi OGM (soia, mais).

14.No al latte vaccino, solo se fermentato e preferibilmente grass fed.

15.Si a formaggi autoprodotti o molto stagionati. C’e’ un’intera sezione nel libro.

16.Si a carne grass fed, con moderazione.

17.No a farine raffinate 0,00, Manitoba. Si a farine e cereali senza glutine di qualità e grani antichi di territorio.

18.No a cotture troppo alte che trasformano i cibi, creando sostanze tossiche. No a prodotti da forno cotti oltre i 120 gradi, con la formazione, in seguito alla reazione di Maillard, di una sostanza per noi tossica, l’acrillammide. Metodi di cottura preferiti: vapore, pressione, slow cook. Ottimo l’utilizzo delle pentole multifunzione Instant Pot e Crock Pot e slow cooker.

19.Si ad ammollo di cereali, frutta secca, semi per annullare gli antinutrienti in essi naturalmene contenuti.

20.Si all’essiccazione, come metodo di conservazione e non solo.

21.Si alle integrazioni di base (Vitamina D, magnesio, omega 3, vitamina C, prebiotici e probiotici) e da individualizzare con l’aiuto di un professionista, se necessario.

22.Si alla fitoterapia, a scopo terapeutico e alle erbe in cucina.

23.Si ad un’analisi piu’ approfondita del microbiota attraverso il test del microbiota ( codice sconto nel gruppo).

24.Si ad una masticazione lenta: la prima digestione avviene in bocca. Il senso di sazieta’ si inzia a provare dopo 20 minuti dall’assunzione del pasto, motivo per cui chi mangia veloce rischia di ingurgitare cibo in eccesso, non dando al cervello il tempo necessario per recepire il messaggio. Di non minore importanza il fatto che non masticare a lungo, permette il passaggio nello stomaco di peptoni o carboidrati non adeguatamente processati dagli enzimi salivari, con conseguente sovraccarico per lo stomaco ed un allungamento dei tempi di digestione e una possibile putrefazione ad opera dei batteri, che operano sui pezzi di cibo non adeguatamente digeriti.

25.Si a sporadici lavaggi intestinali e cure fitoterapiche, per pulire l’intestino in profondita’.

26.Si ad un ciclo di lavaggi epatici per ripulire le fondamenta, ripristinando diverse funzionalità organiche.

27.Si a sporadici e controllati ( sotto stretto controllo medico) digiuni, ovvero intervalli di tempo in cui lasciare lo stomaco a riposo dal duro lavoro digestivo, attivando un naturale processo di autofagocitosi degli scarti metabolici.

28.Si ad attività fisica regolare e moderata. Il movimento fisico aumenta la produzione di endorfine (i nostri analgesici naturali) e di conseguenza migliora il tono dell’umore, si attenua il senso di stanchezza (fisica ed emotiva), aumenta il senso di benessere e modifica in meglio il nostro modo di affrontare la vita e i problemi diventano piu’ leggeri. L’eccesso fisico, al contrario, può provocare un aumento dei radicali liberi e dello stress ossidativo che le normali difese dell’organismo non riescono a fronteggiare. Anche in questo caso vale la regola: trovate il vostro equilibrio.

29.Si a tecniche di rilassamento per migliorare l’umore e alzare le proprie vibrazioni.

30. Si allo“ strappo alla regola “che migliora l’umore, rende piacevole qualsiasi rinuncia e meno pesante il percorso. Il concedersi quel qualcosa che ci piace tanto e che, puo’ essere, che non ci faccia bene fisicamente, e’ possibile dopo il raggiungimento di uno stato di salute discreto e puo’ diventare la giusta ricompensa per tutto l’impegno messo nel raggiungere un traguardo. Ho un’altra buona notizia: un cibo “borderline”, ovvero potenziamente dannoso, mantiene allenato il digerente, nel momento in cui questo sia ritornato nella condizione di processare l’alimento.

31.Si a bere tanta acqua priva di cloro, fluoro, metalli pesanti e viva.

32. Si ad una cucina emozionale, rallentata nei ritmi e che considera l’aurea del cibo accanto al suo quadro puramente organolettico e nutrizionale.

33. Si all’adozione di un amico a 4 zampe.

 

 

 

FARMACO O RIMEDIO? TERAPIA O PREVENZIONE?

 

Facciamo chiarezza sui termini utilizzati.

“Farmaco“puo’ significare rimedio, ma anche veleno.
Nell’uso comune la parola italiana “farmaco” viene utilizzata per indicare qualcosa che sempre, e dico sempre, ha effetti collaterali quindi nuoce al nostro organismo in qualche modo, indipendentemente dallo stato di salute della persona che può, più o meno, sopportare questi effetti negativi.
Pharmacy in realtà significa farmacia ma alla fine è’ il suono della parola che contribuisce a dargli una connotazione positiva … con il risultato che non ha lo stesso effetto della parola farmaco in italiano.
In realtà una vera e propria traduzione letterale non esiste.
Ovviamente nello scegliere “ Food Pharmacy” io ho voluto richiamare il significato di rimedio.
Il cibo, infatti, è un rimedio ma non sarà mai come un farmaco, per come lo intendiamo, perché se scelto con criterio sulla base delle caratteristiche della persona e della sua storia clinica, non ha controindicazioni. Può averle se non siamo in grado di sceglierlo correttamente.
Ecco spiegato con quale intento nasce Food Pharmacy 5.

Il termine “terapia” sta a significare essenzialmente “ cura a una malattia”.
Qui si parlerà anche di cibo come strumento di cura, ma prima di tutto come strumento primario di prevenzione, per non arrivare alla malattia e mantenere uno stato di salute discreto per più anni possibili.

Sara Giannini mi aiuterà a trattare l’argomento senza superficialita’, grazie alla sua esperienza e formazione professionale.
Inoltre è’ autrice del libro “L alimentazione corretta nelle diverse patologie”, che consiglio di leggere per coloro i quali volesse approfondire il discorso.

 

 

 

Se le parole che vi ho scritto risuonano e sentite alcune delle mie regole d’oro  essere adatte anche a voi, significa che in Food Pharmacy 5 potrete trovare alcune delle risposte che cercate.

Il gruppo sara,’ prima di tutto, un luogo virtuale dove condividere le proprie ricette, parlare di alimenti fermentati e conoscere persone che hanno la vostra stessa cura nel sostenere uno stile di vita sano.

Questo e’ link che vi porta direttamente al gruppo.

https://www.facebook.com/groups/foodpharmacy5/?ref=br_tf&epa=SEARCH_BOX

 

Il gruppo aprira’ ufficialmente le condivisioni appena raggiungeremo un numero discreto di persone. Per questo invito tutti alla pazienza e alla condivisone del gruppo tra amici e conoscenti, con la consapevolezza che state facendo una cosa buona per loro, per voi e per noi amministratrici del gruppo che siamo in trepida attesa di iniziare.

Continua a rimanere attivo il gruppo Fermenti di Vita, Cibo vitale ME dove sara’ possibile reperire madri di Kombucha e/o grani di kefir.

È il corpo che te lo chiede: abbi cura di ME.

E’ la tua anima che te lo chiede: fallo con calma.

 

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