di Mara Maria Donchi

NAMBUKA EGGS, NAMBUGA CON GUSCI D’UOVO FONTE DI CALCIO 🥚

NAMBUKA EGGS, NAMBUGA CON GUSCI D’UOVO FONTE DI CALCIO 🥚
Tutti noi sappiamo quanto sia importante scegliere cibi che ci permettano di soddisfare il  fabbisogno giornaliero di questo minerale. Spesso ricorriamo all’utilizzo di integratori specifici, ma il costo può essere alto soprattutto se la cura, come dovrebbe essere, la continuiamo nel tempo.
Approfondiamo insieme l’argomento, capendo meglio anche il discorso di biodisponibilta’di un nutriente.
DOVE SI TROVA IL CALCIO, A COSA SERVE, BIODISPONIBILTA’ DEI NUTRIENTI

Il 99% del calcio presente si trova nelle ossa e nei denti ed è essenziale non solo per la formazione e l’integrità della struttura ossea, ma aiuta a regolare una lunga lista di attività biologiche:

  • Processo di coagulazione del sangue.
  • Stimolazione degli impulsi nervosi.
  • Contrazione e rilassamento dei muscoli e del cuore.
  • Comunicazione cellulare.
  • Liberazione e attivazione di ormoni ed enzimi.

Il calcio non è prodotto dal nostro organismo, per questo deve essere assunto tramite l’alimentazione, facendo attenzione a quali siano i cibi che offrono calcio maggiormente biodisponibile.

Qual e’ il significato della parola biodisponibile e cosa indica riferito ai nutrienti?

Si definisce biodisponibilità la frazione di un nutriente che l’organismo è in grado di assorbire e di utilizzare per le proprie funzioni fisiologiche.

La biodisponibilità può variare in relazione a numerosissimi fattori, dipendenti in parte dalla natura dell’alimento ed in parte dalle caratteristiche dell’organismo che lo assume. Come tali, questi fattori si distinguono in:

  • intrinseci, legati cioè all’individuo: età, sesso, stato fisiologico, nutrizionale e di salute, microflora intestinale, genotipo, eventuali intolleranze ecc.
  •  estrinseci, legati cioè alla fonte nutrizionale: forma chimica del minerale, interazione con altri nutrienti, cottura, pH, trattamenti tecnologici, presenza di fattori antinutrizionali che ne limitano l’assorbimento o, viceversa, di altri che lo esaltano.

 

Affinché un cibo o un insieme di cibi siano in grado di coprire il fabbisogno di un nutriente, questo dev’essere presente in quantità corrette ed in una forma sufficientemente biodisponibile, anche in relazione ai fattori intrinseci del soggetto.

In generale, mentre la biodisponibilità dei macronutrienti e delle vitamine è tendenzialmente molto buona, non si può dire altrettanto per la maggior parte dei minerali.

In relazione ai numerosissimi fattori che possono influenzarla, la biodisponibilità di un nutriente è molto difficile da valutare. Per quanto riguarda lo stato di salute dell’organismo, esistono disturbi e patologie che la diminuiscono ed altre che l’aumentano. Rientrano nel primo gruppo: diarrea,celiachia, intolleranze alimentari, resezioni intestinali, malattie infiammatorie croniche dell’intestino (morbo di chron,colite ulcerosa),alcolismo cronico, stitichezza trattata con lassativi, sindrome da contaminazione batterica del tenue ( sibo), parassitosi intestinali, ipocloridria, acloridria, gastrite atrofica, insufficienze epatiche e pancreatiche.

Per quanto riguarda la cottura, questa ha un’azione generalmente positiva sulla biodisponibilità dei macronutrienti, in quanto aumenta la digeribilità degli amidi e delle proteine. I grassi, invece, specie quando vengono esposti ad alte temperature subiscono un processo di degradazione che ne limita la biodisponibilità.

Per le vitamine ed altri micronutrienti, in genere si hanno perdite notevoli nell’acqua di cottura e degradazioni legate al calore. I minerali, a differenza delle vitamine, non vengono alterati dalla cottura o dalla luce, ma vengono facilmente eliminati con le urine, con il sudore e con le feci. La raffinazione delle farine priva gli alimenti derivati di buona parte del contenuto vitaminico e minerale. Un altro problema tipico dei minerali è che alcuni condividono gli stessi meccanismi di assorbimento, per cui un elevato apporto di uno riduce la biodisponibilità di altri.

Il legame tra biodisponibilità ed associazioni alimentari è particolarmente complicato e fitto di esempi. La vitamina C e l’acido citrico aumentano l’assorbimento intestinale di ferro, mentre l’acido ossalico (contenuto soprattutto negli spinaci, nel cacao nelle barbabietole e nei cavoli), l’acido fitico (cereali integrali, legumi, frutta secca) ed i tannini (TE) lo riducono. Il lattosio presente nel latte favorisce l’assorbimento del calcio, mentre l’acido fitico, gli ossalati ed i tannini lo riducono. La vitamina D esalta l’assorbimento di calcio, fosforo e magnesio.

 

Una carenza di calcio può esporre al problema dell’ osteoporosi e può comportare difficoltà nello sviluppo osseo fino ad arrivare a quadri gravi di rachitismo nei bambini e osteomalacia negli adulti. Le carenze di calcio si manifestano in genere con spasmi, crampi muscolari, palpitazioni cardiache, irritabilità, disturbi del sonno ed emorragie.

REFERENTE

My-personaltrainer.it

 

Cari amici fermentatori ora respirate e rallegratevi perche’ sto per darvi una bellissima notizia!

Con una spesa minima potrete ottenere un potente ed efficace integratore di calcio.  Partendo dall’aceto di kombucha creerete un nambuka e, sfruttando la fermentazione, aumenterete la biodisponibilita’dei nutrienti.

PRIMO STEP: leggete con attenzione tutto l’articolo e gli approfondimenti finali.

SECONDO STEP: trovate  uova di gallina felicissima e rimboccatevi le maniche preparando questo prezioso NAMBUKA pronto in soli 3 mesi.

 

 

 

PROCEDIMENTO PER 1 LITRO DI NAMBUKA DI GUSCI D’UOVO, EGGS NAMBUKA 🥚

Nella pratica il metodo consiste nel preparare un NAMBUKA seguendo la procedura classica e sostituendo al vegetale gusci d’uovo. Nell’aceto di Kombucha, con l’introduzione del dolcificante, andremo a riattivare la fermentazione con conseguente estrazione di minerali dal guscio d’uovo.

IMPORTANTE!

I gusci vanno lavati accuratamente in aceto di kombucha e cotti al forno a 150 gradi per dieci minuti o bolliti prima dell’utilizzo ( tecnica che contribuisce alla buona riuscita della fermentazione e contribuisce  ad aumentare la disponibilità  dei minerali).

 

 

Ingredienti per un litro di soluzione 

✅1 litro di aceto di kombucha di 3/4 settimane classico o alle erbe

✅180 grammi di zucchero ( o 180 ml miele )

✅10 gusci d’uovo massimo (superare questo numero fa’ si che il vostro nambuka assuma un odore poco gradevole).

 

 

♥︎Cuocere i gusci d’uovo in forno o in acqua bollente come descritto sopra.

♥︎Aggiungere i gusci d’uovo all’aceto tutti insieme o un poco alla volta entro le 3 settimane, riempiendo  il vaso per tre quarti e aggiungendo i gusci man mano. Personalmente congelo i gusci fino ad ottenere il numero richiesto.

♥︎Chiudere il vaso con tovagliolo fissandolo con elastico per le prime 2 settimane. Appoggiare poi il tappo e girarlo per tre quarti, senza chiudere ermeticamente.

♥︎Lasciare in fermentazione per  3 mesi seguendo la procedura classica.

♥︎Filtrare, imbottigliare ed utilizzare entro i 3, 4 mesi per mantenere alta la presenza di attività microbica.

 

Per facilitare chi legge ed e’alle prime armi, do le indicazioni precise con riferimento ad un vaso di 2 litri.

Ingredienti per vaso da 2 litri ( per altre grandezze di vaso fare riferimento alla tabella per preparazione di nambuka) 

✅1 litro e 300 ml kombucha aceto

✅ 200/220 grammi zucchero integrale o  200/220 ml miele

✅15 gusci d’uovo di gallina super felice

 

Questo nambuka sara’ fonte preziosa di minerali e potra’ essere utilizzato a gocce anche per i vostri amici a 4 zampe ( 3 gocce ogni 4 chili dell’animale, cura periodica).

 

APPROFONDIMENTI RIGUARDO ALLA TECNICA DI ESTRAZIONE IN ACIDO ACETICO DI MINERALI

 

 

Ringrazio per il contributo le amiche Sonia Pisano, Alessandra Rossi e l’amico Vito Torraco.

Qui e’ possibile approfondire la tecnica di estrazione di calcio dai gusci d’uovo in acido acetico:

WATER SOLUBLE CALCIUM ( WCA)

https://naturalfarming.co/wca-2/

NOTE

.In presenza di patologie sempre fare riferimento a un medico professionista.

.E’ possibile sostituire i gusci d’uovo con ossa ben lavate e passate prima in forno a 150 gradi per 15 minuti.

.Qui potete vedere il mio Nambuka di gusci d’uovo, dopo solo 24 ore di fermentazione 🔝

 

TUTTI I PROCEDIMENTI CHE TROVI NEL SITO SONO FRUTTO DI INTENSO LAVORO E SONO PROPRIETA’ESCLUSIVA DI FERMENTI DI VITA. PUOI CONDIVIDERLI SOLO CITANDO LA FONTE O DIRETTAMENTE POSTANDO IL LINK DA SITO.

BUON NAMBUKA A TUTTI E BUONA SALUTE!
❤️
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