di Mara Maria Donchi

IL BURRO: UN SUPERALIMENTO….. by ME e Francesco Iannibelli

IL BURRO: UN SUPERALIMENTO….. by ME e Francesco Iannibelli

 

Perche’ mangiare il burro?

Io nel mio frigorifero non avevo mai fatto entrare il burro. Solo dopo aver conosciuto Alessandra Castellani e aver visto il suo video con il dottor Paolo Mainardi ho completamente rivoluzionato il mio modo di mangiare e ho comprato il mio primo panetto.Vediamo insieme perché ho cambiato tanto radicalmente e velocemente  il mio punto di vista.

1. Il burro è la fonte di vitamina A meglio assorbita dal nostro organismo, vitamina che sostiene le funzioni della tiroide, delle ghiandole surrenali e quindi del sistema cardiovascolare.

2. Il burro  contiene acidi grassi a catena corta e media, che non vengono immagazzinati, ma bruciati subito dal nostro organismo per ottenere energia di pronto uso.

3. E’ ricco di antiossidanti, tra cui Vitamina A ed E, così come il selenio, tutti fattori fondamentali per prevenire le patologie cardiovascolari e tumorali.

4. E’ una buona fonte di colesterolo che ha, incredibile ma vero, proprietà antiossidanti: ripara i danni da radicali liberi, causati anche dagli oli vegetali polinsaturi, idrogenati.

5. I grassi saturi sono formati da acidi grassi a catena media e corta che possiedono proprietà antitumorali e rafforzano le difese immunitarie.

6. Contiene l’Acido Linoleico Coniugato, che ha proprietà antitumorali e aiuta a perdere peso.

7. Quando non pastorizzato, contiene il Fattore di Wulzen (stimasterolo) ho meglio chiamato fattore di rigidità, la cui proprietà è quella di proteggere le articolazioni e le arterie dall’irrigidimento.

8. E’ anche una buona fonte di iodio, in una forma altamente assorbibile. (il contenuto di iodio dipende però largamente dal terreno su cui le vacche pascolano o se c’è una integrazione con sale marino).

9. Il burro è molto importante per la salute dell’intestino.

Soprattutto quello di capra, contiene butirrato, un acido grasso saturo a catena corta di cui sono ghiotte le cellule del colon. Il burro è la principale fonte alimentare di butirrato, ne può contenere fino al 4%. Questo acido grasso ha le seguenti documentate funzioni: soppressione dei processi infiammatori dell’intestino, riduce la permeabilità intestinale e migliora la sensibilità insulinica. L’acido butirrico è anche prodotto dalla flora intestinale dalla fermentazione di fibre vegetali. Tuttavia, la flora intestinale non è sempre in equilibrio nell’uomo moderno e intanto che si ristabilisce con dieta e cure appropriate, il consumo di un buon burro fornisce dell’acido butirrico immediatamente utilizzato dalle cellule del colon.

 

Approfondiamo insieme a Francesco Iannibelli il punto 9.

L’acido butirrico è un acido grasso saturo, non essenziale, che viene prodotto dalla fermentazione dei carboidrati fibrosi, ed è un potentissimo antinfiammatorio del colon. Negli animali la più alta concentrazione di acido butirrico si trova nell’intestino perchè viene prodotto p.es. dal mangiare la cellulosa. In effetti l’acido butirrico si è probabilmente evoluto nei milleni nell’intestino dei mammiferi fino a conquistare un posto di grande rilievo nella salute umana. Oggi per noi rappresenta una primaria fonte di energia (metabolismo), ha potenti effetti antinfiammatori ed anticancerogeni.

L’acido butirrico facilita l’entrata dell’ormone T3 (l’ormone più attivo della tiroide) nei mitocondri, attivando le funzioni cellulari al massimo. L’effetto di questa attivazione potrebbe portare ad una riduzione del colesterolo, dei zuccheri nel sangue, dell’appetito, del tessuto adiposo, e l’aumento della sensibilità insulinica e dell’attività fisica.

L’acido butirrico anche migliora la permeabilità e l’integrità intestinale che è connessa con molte malattie epatiche, cardiache ed autoimmuni. Questo affascinante acido viene normalmente prodotto dai batteri benefici che si dovrebbero trovare in abbondanza in un intestino sano, oppure dalla fermentazione delle fibre nell’intestino, ma solamente se il tratto digestivo è in buone condizioni.

Alimenti integrali come il grano, fagioli, verdure, frutta e noci sono buone fonti di fibra, mentre i cibi raffinati come la farina bianca, lo zucchero bianco ed il riso bianco sono bassi di fibra. Studi scientifici dimostrano che l’incremento dei carboidrati integrali aumenta la produzione di acido butirrico, mentre riducendo le fibre anche diminuisce l’acido butirrico.

 

 

Cos’e’ il burro chiarificato: differenze con il burro comune

Il burro chiarificato viene sottoposto a un trattamento termico per rimuovere acqua, caseina e lattosio.

E’ ottimo in cottura in quanto il suo punto di fumo e’ di circa 220 gradi contro i 130, 150 di quello comune.

Ha inoltre un’alta concentrazione di acido butirrico (SCFA).

 

 

 

Quale burro e’ meglio scegliere?

La scelta di mangiare burro chiarificato o comune dipende in Primus dal vostro stato di salute.

Io ho scelto di mangiare il Burro ghee della seeed che e’di qualita’superiore rispetto a tutti i burri chiarificati in commercio ed e’ il massimo in cottura. Lo alterno al burro di capra che ha anch’esso un’alta concentrazione di acido  butirrico.

Per quanto riguarda il burro normale da preferire il burro ottenuto da affioramento della panna. Importantissima e’  la provenienza del latte da cui viene ricavato (il massimo e’ quello ricavato da latte di mucche che pascolano in montagna).

Nei negozi bio potete trovare ALPENBUTTER  e il burro della ECOR , quest’ultimo ricavato da affioramento.

 

 

Per l’acquisto del burro ghee

http://seeed.it/index.php/burro-ghee.html#panel1

Un ringraziamento a Francesco Iannibelli per il contributo.

Buona salute!

 

❤️

 

 

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